venerdì 16 gennaio 2015

Tarte tatin di mele senza teglia e una cucina speciale


Chi non conosce la tarte tatin? Famosissimo dolce alle mele, sarebbe nato da un errore, come del resto capita con molte innovazioni in tutti i campi.
Non possiedo la teglia apposita che passa dal fornello al forno e mi sono dovuta arrangiare con una padella antiaderente e uno stampo da torta (nel mio caso in silicone) ma direi che il risultato soddisfa comunque, servita con una pallina di gelato alla vaniglia o alla crema è il massimo ma anche da sola con un bel tè caldo non delude :-P
Ho parlato nello scorso post dei miei buoni propositi di pubblicare un po' di foto dei miei viaggi e comincio subito con la cucina di una villa-museo che ci riporta alle atmosfere del telefilm Downton Abbey, che adoro, e di cui è stata appena trasmessa la quarta stagione. Non vi sembra di vedere le cuoche al lavoro? I camerieri in attesa? I garzoni con le consegne? E quel tavolo apparecchiato per i pranzi della servitù, proprio come in tv. Certo, qui siamo a Parigi e non in Inghilterra, in una villa e non in un castello, ma le atmosfere sono le stesse, come il periodo storico, legato al passato ma già proiettato nella modernità. E poi, non sono fantastiche quelle casseruole di rame?
Tutto il museo, naturalmente, merita una visita, si tratta del museo Nissim de Camondo in rue de Monceau n.63, a Parigi, la splendida dimora di una famiglia di banchieri e collezionisti d'arte francese (visita che lascia un velo di tristezza per la fine della famiglia, il figlio morto nella prima guerra mondiale e la figlia con i nipoti morti ad Auschwitz durante la seconda).


Tarte tatin di mele:
(per una torta di 22 cm di diametro)

per la pasta brisée:
150 g di farina,
75 g di burro,
3 cucchiai di vino bianco dolce (o acqua fredda),
un pizzico di sale.

Tagliare il burro freddo a pezzettini e lavorarlo velocemente con la farina e il sale formando delle briciole, unire il vino e formare una palla (se occorre aggiungere liquido poco per volta). Avvolgerla nella pellicola e lasciarla riposare in frigo una mezz'oretta. Stendere in un cerchio poco più grande dello stampo sopra della carta-forno e conservare in frigo.

per le mele:
3 o 4 mele,
100 g di zucchero semolato,
50 g di burro.
Scaldare il forno a 180°C. Sbucciare le mele e tagliare in 8 spicchi, versare lo zucchero in una padella antiaderente, unire il burro a pezzetti e scaldare su fuoco basso (se serve usare un frangifiamma), formare un caramello chiaro e unire le mele con la gobba verso il basso, cuocere qualche minuto senza far scurire troppo il caramello ma comunque fino a un colore biondo deciso, circa 5 minuti ma i tempi sono indicativi. Versare le mele e il caramello nello stampo, rivoltare le fette di mela in modo da avere la parte tonda verso il basso, infornare per circa 5 minuti e poi tirare fuori lo stampo e sistemare sopra le mele il tondo di brisée aiutandosi con la carta-forno, togliere la carta-forno e rimboccare i bordi verso il basso e l'interno dello stampo, infornare nuovamente per circa 30 o 40 minuti (anche qui i tempi sono  indicativi) fino a doratura della pasta. Sfornare la torta, attendere un paio di minuti e poi ribaltare la torta sul piatto di portata facendo attenzione al liquido caldo e la vapore. Servire tiepida o fredda.




Ed ecco alcune foto della cucina del museo Nissim de Camondo:


anche il soffitto è rivestito di ceramica, massima igiene:

la stanza dello chef col telefono:


9 commenti:

  1. Invece io la teglia ce l'ho e non l'ho mai usata, sono una frana :D
    Bellissima la torta e stupende le foto, non conoscevo questo museo.

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  2. bellissima la tua tarte tatin....ti è venuta proprio bene!!

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  3. La tatin è uno dei miei dolci preferiti e trovarmela davanti adesso che ho appena finito pranzo, tutta dorata e piena di caramello, è una tentazione irresistibile.
    Anch'io sono provvista della teglia adatta e mi arrangio sempre come te...l'importante è il risultato e la tua è davvero pefetta!

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  4. ...quanto mi piacciono le mele, e le torte con le mele!
    però...una tatin non l'ho mai fatta. Devo rimediare assolutamente.
    ma le teglie a cerniera che uso normalmente per i dolci in forno, vanno sul fornello?...e sennò, userò il tuo metodo! :-)
    ciao!

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  5. Ma questo museo è bellissimo!!! caspita neanche lo conoscevo. Bisogna che torni a Parigi, che vale sempre un giretto :-) ricetta perfetta direi, anche senza l'ausilio della teglia. Sai che non ho mai fatto una tatin?

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  6. che meraviglia quella cucina e quelle pentole-stampi in rame. ci ho lasciato gli occhi!
    le papille invece le ho lasciate sulla tua tatin, se non avessi svelato il trucco non se ne sarebbe accorto nessuno. anch'io non ho la teglia ma adesso so come rimediare :)
    un bacio, buon we

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  7. Buonissima questa tatin e bellissima la cucina non ti nascondo che mi sarebbe piaciuto poter cucinare anche solo per una volta li...buon fine settimana!

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  8. sono rimasta senza parole,il soffitto in ceramica è da urlo,grazie per le foto e anche per la golosissima ricettina,un bacione e buona serata

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  9. una gran bella versione di tarte tatin

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