giovedì 28 novembre 2013

Biscottini di maionese, quelli famosi

Sembrerà incredibile ma non avevo ancora provato questi biscotti. La ricetta viene da Stefania, la famosa "Arabafelice", fonte di tantissime ricette veloci, golose e anche "furbe". La curiosità viene subito risvegliata quando si legge che la maionese è tra gli ingredienti per dei biscotti dolci e il risultato non delude, leggeri e fragranti. Ho colorato metà dell'impasto con del cacao per renderli ancora più golosi e creare un "abbraccio" virtuale (ricordano certi biscotti industriali) con Stefania e con tutti i bloggers che in tanti anni mi hanno fatto scoprire ricette curiose, infallibili, e sempre nuove, ricette che mai avrei immaginato di provare e gustare, il web è pieno di stimoli e di persone generose che amano condividere come Stefania con il suo blog leggero e ironico ma mai superficiale.
Ottima ricetta anche in previsione del Natale quando noi bloggers aumentiamo a dismisura la produzione di biscotti.    :-D 

Biscotti di maionese

(da Arabafelice)

270-290 g di farina 00,
100 g di burro,
90 g di maionese,
40 g di zucchero,
20 g di cacao amaro (aggiunta mia).

Tagliare a dadini il burro freddo, aggiungere lo zucchero e lavorare con le fruste elettriche per pochi minuti fino ad ottenere una crema. Unire la maionese e lavorare con una spatola, non più con le fruste. Successivamente unire a poco a poco la farina, le dosi sono indicative, bisogna ottenere un impasto morbido ma non appiccicoso. Prima di aggiungere tutta la farina dividere in due l'impasto e a una metà unire il cacao, lavorare con le mani e unire farina se necessario, completare anche l'impasto bianco, avvolgere nella pellicola e conservare in frigorifero circa 20 minuti.
Scaldare il forno a 190°C. Formare i biscotti unendo due piccoli salsiccioti, uno al cacao e uno semplice.
Volendo passare i biscotti nello zucchero prima di metterli sulla placca. Passare le teglie in congelatore per circa 30 minuti (io non l'ho fatto, non ci stava) e infornare nel forno caldo per 12-13 minuti. Lasciare sulle teglie  senza toccare i biscotti che si solidificano raffreddandosi. Conservare in una scatola di latta.

Nota: come suggerisce Stefania con parte dell'impasto ho usato una sparabiscotti, ho formato un cilindro unendo i due colori e l'ho inserito nel tubo ottendo dei biscotti bicolore.

Con questo post partecipo al giveaway di Stefania.



martedì 26 novembre 2013

Torta di marroni e cioccolato con riduzione di cagnina per l'MTC


Ancora castagne, ancora MTC, eh già, come resistere al tema del mese? Le amate castagne sono finite in un altro dolce. Avevo pensato a qualcosa di salato, e di sicuro proverò qualche ricetta fra quelle proposte dalle altre partecipanti, perché davvero questo mese ce ne sono moltissime da provare ma, per quanto mi riguarda, alla fine il dolce vince sempre, e che dolce sia!
Questa ricetta viene da un librino allegato a Cucina Moderna "Dolci francesi" di Laura Washburn, molto rilassante da sfogliare per le bellissime foto e i dolci deliziosi, ho adattato leggermente la ricetta aggiungendo della farina di castagne nella pasta brisée e ho accompagnato con una riduzione di cagnina, un vino novello romagnolo che è tradizione bere insieme alle caldarroste.



Torta di marroni e cioccolato con riduzione di cagnina:

per la pasta brisée:
120 g di farina 00,
80 g di farina di castagne,
100 g di burro freddo,
2 cucchiai di zucchero a velo,
un pizzico di sale,
1 o 2 cucchiai di acqua fredda.

Lavorare con le dita il burro a pezzetti insieme alla farina, allo zucchero e al sale, unire poco per volta l'acqua fino ad ottenere un impasto omogeneo e non troppo morbido, avvolgere con pellicola alimentare e conservare in frigorifero almeno 30 minuti.
Stendere la pasta brisèe e foderare uno stampo, coprire l'interno con carta forno ricoperta di legumi secchi e cuocere in forno statico a 180°C per 10 minuti, togliere i legumi e la carta e infornare di nuovo per altri 10 minuti.

per il ripieno:
200 g di castagne lessate e pulite,
200 ml di panna fresca,
3 cucchiai di burro (circa 30 g),
100 g di cioccolato fondente,
1 uovo.

Sciacquare le castagne, incidere la buccia con un taglio a croce sulla parte appuntita, lessare per circa 30-40 minuti, sbucciare le castagne ancora calde. Pesare 200 g di polpa di castagne pulita, versare in un recipiente alto e stretto e unire la panna, frullare con un frullatore a immersione o usando un frullatore.
Sciogliere il cioccolato a pezzetti al microonde o a bagnomaria e unire il burro, mescolare bene e unire alla purea di castane, unire l'uovo e sbattere il tutto, versare all'interno del guscio di pasta brisée, cuocere in forno già caldo a 200°C per circa 20 minuti. Lasciare raffreddare. Decorare con marron glacé e la riduzione di cagnina.

per la riduzione di cagnina:
1 bicchiere di cagnina,
1 cucchiaino raso di fecola di patate o di mais.

Far bollire in un pentolino il vino fino a ridurlo di circa la metà in volume, unire la fecola stemperandola bene e togliere dal fuoco. Si addensa raffreddando quindi non esagerare con la fecola. Se occorre passare al setaccio.

Note: se si sostituisce la farinna 00 con farina di riso la torta diventa gluten free perché le castagne sono naturalmente prive di glutine.


giovedì 21 novembre 2013

Torta alla birra di castagne e mascarpone


Ed eccomi alla seconda proposta per l'MTChallenge di novembre. Sapevo che Serena avrebbe scatenato una invasione di ricette e la ringrazio perché finalmente ho avuto l'occasione di preparare questa torta che è da molto tempo nella mia testa, sin da quando, bevendo una birra di marroni di una birreria artigianale sull'Appennino (la birra Lom del birrificio Cajun di Marradi), ho fatto due più due pensando alla famosa Guinness cake e chiedendomi come sarebbe stata una torta con birra di castagne e farina di castagne. Ma la birra in questione non è così facile da trovare, e l'idea è rimasta nel cassetto. Poi, all'improvviso, una gita a Brisighella dove mi trovo davanti proprio quella birra, subito dopo una visita ai parenti che mi regalano  la birra Pietra della Corsica, quella con le castagne, che mi era piaciuta tanto e di cui avevo parlato con entusiasmo sapendo del loro imminente viaggio in Corsica (non ho dei parenti deliziosi?). Nel mese dell'MT sulle castagne non dovevo aspettare altri segni e finalmente la torta è fatta e mangiata, a me è piaciuta, provatela!   :-)



Torta alla birra di castagne e mascarpone:

200 ml di birra alle castagne,
150 g di zucchero di canna,
100 g di mascarpone,
100 g di farina 00,
60 g di farina di castagne,
25 g di cacao amaro,
2 uova,
1 cucchiaino di lievito per dolci.

Accendere il forno a 180°C. Montare lo zucchero con il mascarpone, unire le uova continuando a montare con le fruste, unire poco per volta le farine setacciate, il cacao e la birra, aggiungere il lievito setacciato e mescolare bene. Cuocere nel forno caldo per circa 1 ora. Lasciare raffreddare.

per la glassa:

50 g di mascarpone,
40 g di confettura di castagne,
1 cucchiaio di birra alle castagne.

Mescolare bene tutti gli ingredienti con un cucchiaio e spalmare sulla torta fredda. Cospargere con poco cacao.


Note: ho usato uno stampo di silicone a ciambella.
In alternativa alla birra di marroni si può usare una birra scura.



Questo NON è un post a pagamento.

venerdì 15 novembre 2013

Torta di castagne con pere volpine per MTC


Questo mese all'MTChallenge ne vedremo delle belle, tema quasi libero tutto centrato sulla castagna. 
Io amo le castagne, mi piacciono moltissimo in tutte le versioni, le mie preferite, però, sono arrostite, semplici semplici, con un bel bicchiere di cagnina giovane di Romagna, un vino novello dolce che ci sta benissimo. Non è stato semplice trattenermi dall'arrostirle per cucinarle.
Serena ha davvero scatenato la fantasia di tutti ma anche tanti ricordi.
Nel giardino di mia nonna, sopra Varese, c'era un castagno secolare enorme e tanti boschi in cui passeggiare, le sue marmellate di castagne erano favolose e, adesso lo so, fatte con tanto amore, con tutto il tempo che ci vuole per pelarle e pulirle! Ma anche qui in Romagna le castagne non mancano, anzi, l'Appennino è ricco di castagni (famosi i marroni di Marradi, comune in provincia di Firenze ma al confine con la provincia di Ravenna). Da bambina andavo con tutta la famiglia a raccoglierle, ci riempivamo di freddo e di fango ma eravamo tutti felici di andare per boschi, negli anni '70 ci si facevano meno problemi di oggi, credo  :-D
Le pere volpine sono una varietà piccola e duretta che dà il suo massimo cotta nel vino rosso, le ho prese ad una sagra sull'Appennino che celebra tutti i frutti antichi e dimenticati come questo, meno belli, forse, ma molto ricchi di gusto.


Torta di castagne con pere volpine e salsa di cachi:

150 g di castagne lessate in purea,
80 g di castagne lessate in pezzi,
70 g di farina di castagne,
150 g di zucchero,
100 g di burro,
50 g di farina 00,
50 g di cioccolato al latte,
9 pere volpine,
2 uova,
1 cucchiaio di miele di castagno,
1 cucchiaino di lievito per dolci,
un pizzico di sale.

Lavare le pere volpine, pulire la parte inferiore e lessare con la buccia per circa 20 minuti, scolarle e pelarle lasciandole intere con un pochino di buccia vicino al picciolo.
Sciacquare le castagne, incidere la buccia con un taglio a croce sulla parte appuntita, lessare per circa 30-40 minuti, sbucciare le castagne ancora calde. Tenere da parte 80 g di castagne a pezzi e 150 g da schiacciare creando una purea.
Sciogliere il burro insieme al cioccolato al latte (al microonde o a bagnomaria). Montare le uova con lo zucchero, unire il burro con il cioccolato, unire le farine poco per volta e poi tutti gli altri ingredienti tenendo per ultime le castagne a pezzi, mescolare con un cucchiaio.
Versare nello stampo rivestito di carta forno, affondare le pere nell'impasto in modo regolare (ho usato uno stampo quadrato e tre file da tre pere).
Cuocere in forno già caldo a 180°C per circa 30 minuti. Lasciare raffreddare. Tagliare in 9 pezzi rifilando i bordi.

Per la salsa:
2 cachi maturi,
5 cucchiai di zucchero.
Sbucciare i cachi e unire la polpa allo zucchero,  cuocere su fuoco basso per pochi minuti, passare al setaccio e lasciare raffreddare.




La Festa dei Frutti Dimenticati è a Casola Valsenio a metà ottobre:


castagne e vin brulé:


giovedì 7 novembre 2013

Crescione alla zucca con Sbrinz e Gruyère per la Swiss Cheese Parade


Il tema del contest dei Formaggi Svizzeri è lo street food e qua in Romagna lo street food è sinonimo di piadina e di crescione, la sua versione ripiena. Ho scelto il crescione perché in questa stagione non faccio a meno della zucca e con i formaggi che si fondono nel ripieno caldo e cremoso questo cibo non mi sembra povero ma ricco di sapore e colore! Inoltre il profumo del rosmarino appaga anche l'olfatto  :-)
Con questa ricetta partecipo al contest Sweet Cheese Parade di Peperoni e Patate.


Impasto della piadina e del crescione:

500 g di farina per piadina o 00,
100 g di strutto,
due cucchiaini di sale,
200 ml di latte tiepido,
una bustina di lievito per torte salate,
acqua (poca),
un rametto di rosmarino.


Ripieno alla zucca, patate e formaggi:

250 g di zucca (peso da cotta),
200 g di patate lessate,
50 g di Sbrinz,
50 g di Gruyère,
sale,
pepe,
olio evo,
rosmarino.

Pulire il rosmarino e tritare le foglie. Versare la farina in una capiente ciotola o direttamente sulla spianatoia di legno, aggiungere lo strutto a fiocchetti, il sale, il lievito, il rosmarino tritato e il latte. Amalgamare bene e aggiungere  acqua quanto basta (poca) per ottenere un impasto morbido ma sodo e non appiccicoso. Lavorare un po' sulla spianatoia e lasciare riposare due o tre ore avvolto nella pellicola trasparente.
(Per fare le piadine formare delle palline di circa 150 g circa e stenderle in dischi da cuocere sul tipico testo o, in mancanza, su una padella antiaderente dal fondo piatto scaldata sul fuoco. Girare la piadina con una forchetta e rivoltarla per completare la cottura su entrambi i lati, sorvegliare per non bruciare o seccare l'impasto).

Per il ripieno dei crescioni cuocere la zucca tagliata a dadini con olio evo e rosmarino in forno caldo a 200°C per circa 40 minuti. Una volta cotta lasciare raffreddare, eliminare i liquidi di cottura e asciugare leggermente con carta assorbente, unire le patate e schiacciare con una forchetta, aggiustare con sale e pepe e aggiungere i formaggi grattugiati con i fori grossi della grattugia.
Per i crescioni dividere l'impasto in palline di circa 150-180 g, stendere la pasta in dischi abbastanza sottili, versare un po' di ripieno su metà disco, richiudere a mezzaluna e sigillare i bordi premendo con una forchetta. Cuocere entrambi i lati e infine anche il fondo tenendo il crescione in verticale sulla padella. Servire caldi.





martedì 5 novembre 2013

Gli alberi e i fiori dei miei viaggi

Mi piace molto il gioco di Monica di Viaggi e Baci che ci invita a riguardare tutte le nostre foto e a pubblicare ogni mese quelle più adatte al tema scelto
Come sempre è difficile scegliere, ma solo tre saranno le prescelte. Ecco le mie:


Le radici gigantesche si impadroniscono dei templi abbandonati di Angkor in Cambogia.
I templi sono stati per la maggior parte restaurati e liberati dalla vegetazione (anche se è sempre molto rigogliosa) ma quello di Ta Prohm è stato lasciato come quando è stato riscoperto, immaginate la meraviglia dei primi visitatori dopo secoli di oblio. Il fascino di questi posti è immenso, un viaggio che consiglio a tutti!


Questo albero gigantesco è quello che ci dona gli anacardi, quei deliziosi snack da aperitivo. Proprio un anno fa stavamo partendo per il Brasile e quanto vorrei ripartire... :-D


Finiamo in bellezza con un'orchidea ma questa volta molto più vicina, si trova sulle mie amate Dolomiti, un'orchidea maculata bellissima e selvatica che allieta le passeggiate degli escursionisti tra i meravigliosi boschi di montagna. Amo la montagna d'estate.
A presto!

sabato 2 novembre 2013

Pan dei morti


Torno alla tradizione con questi dolci lombardi, anche per onorare le mie origini milanesi per parte materna. Ho preso la ricetta da Shake and Bake e ho dimezzato le dosi. 
Sono dolci morbidi e speziati, ricchi ma sobri, provateli.

Pan dei morti
(Shake and Bake)

60 g di biscotti secchi,
50 g di amaretti (io non li avevo e ho usato 110 di biscotti),
100 g di farina 00,
70 g di zucchero,
2 albumi,
20 g di uvetta,
15 g di cacao,
1,5 g di lievito per dolci (la punta di un cucchiaino),
1/2 cucchiaino di cannella in polvere,
2 o 3 fichi secchi,
6 o 7 mandorle,
un pizzico di sale.

Mettere in ammollo l'uvetta. Tritare i biscotti, unire la farina e gli ingredienti secchi,  amalgamare con gli albumi, tagliare a pezzetti i fichi e le mandorle, lavorare il tutto (se serve unire un po' di acqua dell'uvetta).
Lasciare riposare 10 minuti. formare un cilindro di impasto e tagliare dei dicìschi di circa 4-5 mm di spessore, dare una forma ovale e sistemare sulla teglia del forno ricoperta di carta forno,
Cuocere in forno già caldo a 200°C per circa 10 minuti.




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