lunedì 31 maggio 2010

Crostoni agli asparagi


Sì perché non è un crostino con la iiii stretta ma un bel crostone ricco, praticamente un piatto unico che diventa antipasto se offerto in porzioni più ridotte. I banchi del mercato sono pieni di bei mazzi di asparagi in fila e bisogna approfittarne! 
Ho voluto un piatto un po' diverso che di domenica sera fa ancora vacanza...crostone e birra...a noi è piaciuto molto!
E dato che mi sembra anche comodo per stuzzicare davanti alla TV magari durante una partita dei prossimi mondiali di calcio partecipo al divertente contest di "la cucina di QB"  ovvero "Il panino con la coppa":



ingredienti (un po' a occhio):

due fette di pane casereccio (in questo caso pane cafone napoletano),
un mazzo di asparagi,
80 g di ricotta di capra,
pecorino romano da grattugiare,
olio evo,
sale e pepe,
fettine di formaggio tipo caciotta.

Pulire e lavare gli asparagi, lessarli in acqua leggermente salata e scolarli. Tagliare i gambi e tenere da parte le punte. Frullare gli asparagi insieme alla ricotta e un cucchiaio di olio evo. Unire abbondante pecorino grattugiato e amalgamare bene. Distribuire il composto sulle fette di pane già scaldate al forno e decorare con le fettine di formaggio e le punte degli asparagi. Lasciare dorare in forno caldo e servire con un filo di olio evo e un po' di pepe macinato.


venerdì 28 maggio 2010

Il bel piatto di Carlomagno



Tra poco finisce la raccolta di Sabrine:  "Le ricette di Nonna Papera 40 anni dopo".



Non potevo lasciarmi sfuggire l'occasione di provare un'altra ricetta! 
Da un po' di tempo questa torta di carote era tra le ricette "da fare" e ho fatto bene: con Nonna Papera non si sbaglia, buona, morbida e saporita!
Ringrazio Sabrine per averci fatto riscoprire questo manuale, legato a tanti ricordi della mia infanzia e ancora così ricco di buone ricette semplici e genuine.


Il bel piatto di Carlomagno

"Tutti sottocoperta, ragazzi! Carote e compiti in vista! Carlomagno re dei Franchi è appena stato incoronato imperatore del Sacro Romano Impero. E' la notte di Natale dell'anno 800: che data per la storia, amici! E che brividi per le scolaresche. Carlomagno infatti trovò il tempo tra una guerra e l'altra (e ne affrontò ben 47 in 47 anni di regno) di dichiarare guerra all'analfabetismo. Volle che l'insegnamento non fosse un privilegio (ehm) di pochi ma un diritto di tutti, ricchi e poveri, religiosi e laici, contrariamente al costume dell'epoca. E la pensata di Carlomagno prese a tal punto piede che... i Francesi l'hanno eletto patrono degli scolari! Bah! Per consolarci, non resta che suggerire alla mamma la ricetta di questa torta: è di carote. Detto per inciso: l'uso commestibile dellle medesime si iniziò solo nel XVII secolo.

Che cosa occorre:
gr 300 carote; gr 200 mandorle dolci; gr 150 zucchero; gr 85 farina; una bustina di lievito; poco burro; 3 uova; un pezzetto di cioccolato.

Come si procede:

pelate, tostate e pestate le mandorle, lasciandone da parte una quindicina. Pestate bene bene aggiungendo di tanto in tanto un po' di zucchero, in modo da ridurle in polvere. Lavate le carote e grattugiatele finissime. Unite le mandorle, il restante zucchero, il lievito e 75 gr di farina. Mescolate bene, poi rompete e sbattete in una tazza le uova e unitele al composto, amalgamando bene. Imburrate  e infarinate una teglia rotonda (userete la farina che avevate tenuto da parte) e mettete il tutto per mezz'ora in forno già caldo a 180°. Prima di toglierla dallo stampo, lasciate riposare la torta un quarto d'ora fuori dal forno per evitare... rotture e briciole. Per decorare, fissate sulla torta con un po' di cioccolato sciolto le mandorle avanzate."


Inutile dire che io ho usato un banale, moderno e tanto comodo tritatutto sia per le carote che per le mandorle e ho decorato con glassa preparata con zucchero a velo e acqua e carotine di marzapane colorato, belline , vero?

martedì 25 maggio 2010

Madeleines all'anice

Ciao a tutti! Sono tornata dalle vacanze! E' stato un bel giro a spasso per la Francia del sud passando per Torino e la Venaria Reale, abbiamo visto tante cose e molte sono ancora da vedere, magari torneremo, chissà!
Naturalmente mi sono fatta qualche regalino...era anche il mio compleanno...a cominciare dallo stampo per le madeleines che ho voluto inaugurare subito.
La ricetta è tratta da "la ciliegina sulla torta", ma ho aggiunto qualche seme di anice per dare un aroma un po' diverso.
Come prima volta non sono male, morbide e buorrose, ma la gobbetta non è per niente accentuata e dovrò lavorarci un po' su... ;-P


madeleines all'anice (18 pezzi):

100 g di zucchero,
1 cucchiaino di semi di anice,
2 uova,
80 g di farina,
3/4 di cucchiaino di lievito,
90 g di burro fuso freddo.

Nel tritatutto tritare insieme lo zucchero con i semi di anice per liberare l'aroma. Montare insieme con lo sbattitore elettrico lo zucchero con le uova fino a renderle bianche e spumose. Unire la farina setacciata con il lievito e mescolare con una spatola di silicone, aggiungere il burro e amalgamare il tutto.
A questo punto lasciare in frigo qualche ora per sfruttare lo sbalzo termico che produrrà la tipica gobbetta. Riempire per 3/4 gli stampi e infornare a 180°C per 10-13 minuti.


Vi lascio con una carrellata di immagini, indovinate di cosa? Ma di dolci!!! 
In Francia non potevo rinunciare ad assaggiare anche specialità nuove per me come i calissons, il dolce alle noci di Grenoble, immancabili i macarons, gli eclairs...ho sfruttato le colazioni non comprese in albergo per visitare forni e pasticcerie e mio marito mi ha aiutato volentieri ;-P


e naturalmente il mercato di Nizza in una splendida giornata di sole, purtroppo l'ultima della vacanza...


e per concludere una distesa di lamponi che rivedrò nei miei sogni più dolci...

venerdì 21 maggio 2010

Bavarese alla vaniglia


Sono ancora in vacanza :-D  ma dato che oggi è il mio compleanno non posso lasciarvi senza una torta! 
E quale se non una deliziosa bavarese alla vaniglia decorata con frutta di stagione, la mia torta di compleanno per molti anni! La ricetta è stata gentilmente rivelata da un amico pasticcere che ho stressato fino a farmi spiegare bene il tutto!!!

Bavarese alla vaniglia:

500 ml di panna fresca,
125 ml di latte,
6 g di colla di pesce in fogli,
4 tuorli d'uovo,
150 g di zucchero,
vaniglia.

montare i tuorli con 80 g di zucchero, aggiungere il latte e la vaniglia aperta per il lungo, mettere sul fuoco, al primo bollore spegnere il fuoco, aggiungere la colla di pesce ammorbidita in acqua fredda, amalgamare bene e fare raffreddare.
Montare la panna quasi completamente, verso la fine unire 70 g di zucchero, unire la crema alla vaniglia, mescolare delicatamente e versare nella tortiera, mettere nel congelatore.
Ho usato un pan di Spagna basso (o pasta biscotto) per la base della torta e foderato la tortiera con strisce di acetato per ottenere dei bordi belli lisci, a piacere al centro della bavarese far cadere qualche lampone fresco (  ;-P) che rimarrà al centro delle fette (buonissimi).
La torta si conserva nel congelatore, togliere un'oretta prima di servire, se ci sono i lamponi qualche ora prima perché ci mettono parecchio a scongelarsi.





Golosa, vero?!!!

giovedì 20 maggio 2010

Mercato in Provenza

Finalmente ho trovato una connessione che funziona e approfitto per mostrarvi qualche foto del nostro giretto in Provenza. Il tempo è bello ma c'è un vento fortissimo, il Mistral! Eccoil mercato di Saint-Rémy-de-Provence:













cane pigro:


cartello molleggiato per resistere al vento:


A presto!

venerdì 14 maggio 2010

I biscotti delle foodies


Come ho letto proprio oggi (Stefania e Stefania, lo vedo adesso!) a noi blogger piace rifare le ricette che troviamo in giro, nei blog, sui libri e sulle riviste, e che ci stuzzicano la fantasia, che male c'è? L'importante è citare la fonte (se conosciuta) e pubblicare le nostre foto.
Avevo giusto in programma questo post di biscotti che ho copiato da altre foodies, appassionate di dolci come me!
Come resistere allo stampino per biscotti "parlante" visto da Sabrine? E infatti l'ho comprato e subito provato, non sono deliziosi i miei biscottini "Acquolina"?
Ma ci voleva una frolla speciale, magari al cacao, e chi meglio di Pinella (I dolci di Pinella), una garanzia, la ricetta qui.
E questo stampino a forma di cucchiaio? Carino, vero?


Li ho anche ricoperti di cioccolato e granella di pistacchi e mandorle (golosa!!!)


Ho usato la ricetta della frolla (di Emst Knam) ma in quantità ridotte:

per una teglia di biscotti:
2 tuorli,
200 g di farina 00,
30 g di cacao,
110 g di burro,
100 g di zucchero,
un pizzico di sale sciolto in un cucchiao di acqua.

Fare la frolla come al solito e tenere in frigorifero 30-60 minuti.
Stendere la pasta e usare le formine preferite. Cuocere in forno a 180°C per circa 20 minuti. Lasciare raffreddare e gustare dopo aver giocato un po' con i biscotti!

Come me:


perdonate il mio penoso art attack...  ;-D

Ma altri biscotti hanno soddisfatto la mia voglia di dolce e mi hanno particolarmente confortato in queste giornate piovose:
i chocolate chip cookies di  "La cucina piccolina", che buoni, un profumino per casa!! Provateli!


Chocolate chip cookies (La cucina piccolina):

100 g di burro morbido,
150 g di zucchero di canna,
1 uovo,
1/2 cucchiaino di sale,
210 g di farina,
1 bustina di vanillina,
1 cucchiaino di lievito,
2 cucchiaini di orzo solubile (omesso perché sprovvista),
150 g di cioccolato a pezzetti,
50 g di nocciole a pezzi grossi.

Lavorare il burro con lo zucchero, unire l'uovo e la vanillina. Aggiungere gli ingredienti secchi e mescolare bene. Fare dei mucchietti sulla placca del forno rivestita di carta-forno o silicone e cuocere a 180°C per 15 minuti circa.
Il suggerimento è di lasciarli distanti tra di loro perché si allargano in cottura. Il mio impasto era abbastanza consistente, forse dipende anche dalla dimensione dell'uovo usato, io ho fatto delle grosse noci e le ho appiattite prima di infornare.


Vi regalo questa piccola portulaca sbocciante un po' per ricordarci che, prima o poi, la primavera arriverà (chissà) e per lasciarvi con un bel fiore mentre io andrò qualche giorno in vacanza col maritino, beh, tutta la prossima settimana!
Non so ancora se riuscirò a programmare qualche post o a farvi vedere qualche foto durante il viaggio ma proverò.
Intanto domani viaggio-studio con i Sommeliers della Romagna in Valdobbiadene
(studio eh! hic...)
A presto!

lunedì 10 maggio 2010

Risotto di asparagi alla menta


Buongiorno a tutti! Anzi...buon lunedì...che è peggio  ;-D
ma no! bando alle tristezze di inizio settimana e cominciamo con una piccola coccola di stagione. Questo risotto, infatti, si arrichisce della verdura del momento: gli asparagi! E si profuma con la più delicata e fragrante delle erbe aromatiche: la menta, per un gusto delicato e fresco.
Oggi vi propongo la ricetta del risotto con la pentola a pressione.
I puristi storceranno il naso, ma quelli sempre di corsa che rinunciano al risotto a malincuore per il poco tempo a disposizione o la poca voglia di rimestare in piedi dopo una lunga giornata, dovrebbero provare!

Risotto (per le dosi fate voi):

riso carnaroli,
brodo vegetale una volta e mezzo il peso del riso (poi vi regolerete per avere un riso più o meno all'onda a seconda dei gusti),
uno scalogno,
olio evo,
parmigiano,
una noce di burro,
asparagi,
vino bianco (facoltativo),
una pentola a pressione,
un rametto di menta fresca.


Pulire gli asparagi e tagliarli a pezzetti. Soffriggere, direttamente nella pentola a pressione, lo scalogno con un filo d'olio evo, versare il riso e farlo tostare mescolando con un cucchiaio di legno. Aggiungere gli asparagi e sfumare con un bicchiere di vino bianco o di brodo e poi versare tutto il brodo caldo.
Chiudere il coperchio della pentola a pressione e alzare la fiamma (senza esagerare), al fischio abbassare la fiamma e contare 5-6 minuti. Spegnere il fuoco, far uscire tutto il vapore dalla valvola e aprire il coperchio.
Rimettere sul fuoco basso e mescolare bene, se serve continuare la cottura (tenere un po' di brodo da parte per continuare la cottura se serve) oppure spegnere e aggiungere il parmigiano grattugiato, una noce di burro e la menta tritata, mescolare bene e servire.

In questo modo nel giro di 20 minuti in tutto, giusto il tempo di pesare il riso e il brodo e pulire le verdure, la cena è pronta!
A presto!

giovedì 6 maggio 2010

cena per due: bavarese di more con gelatina di lamponi


Eccomi arrivata al dolce della cenetta per due a 15 euro, il gioco di Giulia:



Ho approfittato di una super offerta del supermercato: un vassoio di more e lamponi a 2,50 euro, un'occasione! Considerato anche quanto mi piacciono i frutti di bosco non potevo lasciarmela scappare!
I frutti erano sani ma leggermente acciaccati e quindi ho deciso che li avrei frullati per dare sapore e colore al dolce.
E' nata questa bavarese, improvvisata ma d'effetto, fresca e golosa se, come me, anche voi amate i frutti di bosco.
Sono venute 4 porzioni monodose quindi, alla fine, dividerò il costo totale per due.

Bavarese di more con gelatina di lamponi (4 monoporzioni):

un cestino di lamponi,
un cestino di more (totale euro 2,50),
250 ml di panna fresca (euro 1,38),
4 cucchiai di zucchero a velo,
4 g di (gelatina) colla di pesce in fogli (euro 0,28).

Mettere la gelatina (dovrebbero essere due fogli) a bagno in acqua fredda. Sciacquare velocemente i lamponi e metterli in pentolino con 2 cucchiai di zucchero a velo e 4 cucchiai di acqua, scaldare sul fuoco e schiacciare con il cucchiaio i lamponi. Quando è ben caldo spegnere, aggiungere un foglio di gelatina ammollata (2 g) e mescolare bene.
Passare il tutto al setaccio premendo bene per recuperare tutto il succo e dividere sul fondo di 4 stampini di alluminio. Lasciare rassodare in frigo.
Sciacquare velocemente le more e cuocerle in un pentolino con 1 cucchiaio di zucchero e 2 cucchiai di acqua, schiacciare bene la frutta. Sciogliere la gelatina rimasta nella frutta calda e passare al setaccio anche le more premendo bene per utilizzare più polpa possibile. Lasciare intiepidire e  amalgamare delicatamente alla panna montata non troppo ferma con 1 cucchiaio di zucchero a velo.
Versare sulla gelatina di lamponi ormai solidificata e mettere nel congelatore. Due o tre ore prima di servire lasciare scongelare in frigorifero.
Decorare a piacere.


Totale euro 4,16 diviso per due = euro 2,08

Totale cena: 4,18 + 5,05 + 2,08 = 11,31

aggiungiamo euro 3,63 per quello che rimane della bottiglia di Vermentino (qui)

11,31 + 3,63 = Totale euro 14,91

e possiamo gustarci la cena con del buon vino, tanto siamo a casa e non dobbiamo guidare.....

Buon appetito!

lunedì 3 maggio 2010

Squisito 2010

Finalmente sono stata a Squisito! 
Oggi ho letto il bellissimo post di Paoletta, del blog Anice&Cannellaa proposito: ha vinto il primo premio nella categoria fotografia, strameritato!
Vi faccio vedere anch'io qualche foto, ma non fate confronti, siate buoni...
Purtroppo la pioggia continua di domenica non  ci ha reso possibile vivere al completo tutte le offerte studiate dalla splendida organizzazione, come gli stand di cibo da strada o il Déjeuner sur l'herbe, per ovvi motivi, peccato!
Sono stata a "Il Punto" per una lunga e goduriosa degustazione di gelati preparati con ingredienti tipici di diverse parti d'Italia, e per il pranzo a "L'Osteria della pasta".



Antipasto di asparagi:
la pasta con le sarde:
Solo alcuni assaggi di gelato     :-P



Vi ricorda qualcosa?!!


6 kg di lamponi.... ;-P


...arrivederci all'anno prossimo!

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