lunedì 30 novembre 2009

Tarte tatin alle pere volpine e sangiovese

Vi ricordate le mie belle pere volpine? Ne ho ancora un po', devo pure farci qualcosa...mentre ci penso le cuocio nel vino rosso, sangiovese, che è la morte loro!
Si lavano bene, si mettono a cuocere con acqua, zucchero, sangiovese (devono essere appena coperte dal liquido), pochi chiodi di garofano e un po' di cannella. Ho fatto cuocere circa 30-40 minuti.
Adesso che ci faccio? Una bella tarte tatin! Perché non usare il vino al posto dell'acqua nell'impasto? Ho tolto le pere cotte, filtrato il liquido di cottura e messo a raffreddare in frigo (è anche dolce e buono buono).



Per la pasta brisèe al sangiovese:
150 g di farina
75 g di burro
3 cucchiai di vino rosso freddo (lo sciroppo di cottura delle pere)
un pizzico di sale

Lavorare velocemente il burro freddo con la farina e formare delle "briciole", unire il vino e formare una palla omogenea, avvolgere nella pellicola trasparente e lasciare riposare in frigo un' oretta.

Intanto tagliare a metà le pere e togliere i semini e la parte dura, io ho usato 14 pere volpine.
Fare un caramello con un po' di burro e abbondante zucchero (ho fatto a occhio) e qualche cucchiaio di vino-sciroppo. Dividere sul fondo di 4 tegliette da 10 cm e sistemare le mezze pere sopra il caramello.

Formare 4 dischi con la pasta brisèe e coprire le pere rimboccando i bordi verso il basso.
Infornare a 180°C per mezz'ora. Lasciare raffreddare qualche minuto e rovesciare quando il caramello è ancora caldo ma non bollente (altrimenti o vi scottate o si attacca il caramello alla teglia), sono buone tiepide!


Con questa ricetta partecipo al concorso più morbido del web di "un tocco di zenzero" con il contributo delle Fattorie Fiandino, categoria dolce.




sabato 28 novembre 2009

Croissant e pain au chocolat, esperimenti e pasticci

E vai! ci sono riuscita! Ho fatto i croissants.
Era da un po' che guardando il fantastico blog "Anice & Cannella" fantasticavo di provare la sua ricetta del croissant e, finalmente, mi sono buttata. Tempo fa neanche avrei pensato di provare ma viste tutte le foto così dettagliate mi sono detta: perché no? E poi ricordavo i meravigliosi pain au chocolat gustati a Parigi e ho pensato di usare lo stesso impasto per farli, ho studiato anche l'ultima ricetta per fare bene le pieghe, insomma mi sono documentata!
Non sto a ripetere tutto perché è spiegato veramente bene.
Naturalmente non poteva andare tutto liscio, una vera pasticcera pasticcia sempre un po'...mi raccomando usate teglie con il bordo, io ho usato quelle piatte e mi è colato il burro fuso sul fondo del forno, non vi dico il fumo! Ho spalancato le finestre ma era piuttosto freddino, tra un giro e l'altro di sfoglia e la lievitazione ho infornato poco prima di mezzanotte...C'è ancora puzza in cucina!
Mi sono fatta perdonare dal maritino stamattina a colazione quando ce li siamo pappati (dovere di cronaca): soddisfatta!
Che ve ne pare?


Migliorabili ma come prima volta non mi lamento.
(visto il piattino e la tazza? Sono già in clima natalizio)
I pain au chocolat sono venuti giganti, ma a qualcuno non è dispiaciuto.

Colazione perfetta! Tea earl grey, il mio preferito, nella mia "taz d'or" (pronuncia alla Fiorello che imita Carlà, dite che è volgare una tazza d'oro?) presa a Parigi qualche anno fa dal mitico Fauchon, pasticceria stupenda, dove avrei comprato di tutto. Ah, Paris!!!

Ecco un po' di foto




 


mercoledì 25 novembre 2009

Cioccomorbidosi alla pera volpina



Sì, il nome non è il massimo, è che pensando al titolo da dare a questo post mi è sembrato che rendesse bene l'idea.
Per chi non la conosce la pera volpina è uno di quei famosi "frutti dimenticati", quelli che una volta crescevano nei cortili o nei campi e che essendo piccoli e bruttini non si è più avuto interesse a coltivare ma che ora sono giustamente rivalutati sia per il valore storico che gastronomico. Non voglio fare la foodblogger ricercata, semplicemente qui in Romagna c'è una grande attenzione a questi frutti e persino diverse sagre, è così che mi sono imbattuta in un queste delizie e ho dovuto comprarle! 
Di solito si mangiano cotte nel vino ma, naturalmente, ho voluto provare qualcosa di diverso e non mi dispiace, del resto al cioccolato non si resiste...
Per la base ho utilizzato una ricetta de La Cucina Italiana, costante fonte di ispirazione, modificandola un po'.

Ricetta per 6 tortini:
Pulire bene 6 pere volpine senza sbucciarle e cuocerle 5 minuti nel microonde.
Fare raffreddare e incidere il fondo togliendo il torsolo (ma non troppo che altrimenti non rimane nulla, sono piccine).
Intanto fondere insieme a bagnomaria 130 g di cioccolato fondente, 60 g di burro e 60 g di zucchero semolato. Togliere dal bagnomaria e montare con le fruste elttriche per alcuni minuti, si raffredda e si gonfia il tutto.
Con un cucchiaio unire 2 rossi d'uovo, 16 g di farina e 2 albumi montati a neve, amalgamare delicatamente e versare negli stampini imburrati e rivestiti di zucchero di canna. Inserire le pere lasciandone fuori un pochino.
Cuocere nel forno elettrico statico a 180°C per 20-25 minuti.

ed ecco la sezione:

A presto

 

sabato 21 novembre 2009

Bavarese 3 su 5

Eccomi qua con un dolce inedito, come promesso a CorradoT per il suo contest 3 su 5, mi sono spremuta le meningi per inventarmi un dolce con gli ingredienti proposti, devo dire che, come al solito, le mie "cavie" non hanno fatto molti complimenti e se la sono pappata tutta...buon segno? penso di sì! A voi l'ardua sentenza...
 
ecco la ricetta per una torta di 18 cm:

per la pasta biscotto:
montare bene con le fruste elettriche 1 uovo intero con 40 g di zucchero semolato, il composto deve diventare gonfio e molto chiaro, aggiungere 40 g di farina setacciata e 40 g di mandorle tritate finemente e mescolare con una frusta a mano delicatamente, sistemare su una placca coperta di carta da forno e formare un cerchio largo poco più di 18 cm, infornare a 180°C per 15 minuti.
Lasciare raffreddare e tagliare della misura giusta per la tortiera (io uso un anello d'acciaio per bavarese estensibile, comodissimo!).
Bagnare con uno sciroppo di acqua e zucchero un po' di liquore amaretto.

per la gelatina di cachi:
ricavare 150 g di polpa di cachi da due frutti e passarla al setaccio , aggiungere 2 cucchiai di acqua e 50 g di zucchero semolato, scaldare sul fuoco e unire 2 g di gelatina in fogli fatta ammollare in acqua fredda. Mescolare bene per sciolgliere la gelatina. Fare raffreddare e versare in un recipiente da 16 cm rivestito di pellicola trasparente (io ho usato un altro cerchio da bavarese sopra un piatto più grande), livellare e mettere nel congelatore.

per la bavarese alla zucca:
lessare 80 g di polpa di zucca pulita (anche al microonde), frullare il tutto. Montare non completamente (deve rimanere un po' lenta) 125 g di panna fresca con 30 g di zucchero a velo, unire alla purea di zucca e a 2 g di colla di pesce ammollata in acqua e sciolta in un cucchiaio di liquore amaretto caldo. Mescolare delicatamente e versare nello stampo sopra la pasta biscotto bagnata.
Mettre in frigo per un po'.

per la bavarese alle castagne:
frullare 80 g di castagne lessate e pelate (vedi qui), mescolare con 125 g di panna fresca montata non completamente con 30 g di zucchero a velo. Unire 
2 g di colla di pesce ammollata in acqua e sciolta in un cucchiaio di liquore amaretto caldo. Mescolare delicatamente.

A questo punto togliere la gelatina dal congelatore e adagiarla sopra la bavarese di zucca, sopra questa versare la bavarese di castagne, livellare bene e mettere in frigo a raffreddare (o nel congelatore se avete fretta o se volete mangiarla fra qualche giorno).



 L'ombra che si vede dentro lo stampo sono delle strisce di acetato che servono a formare dei bordi belli lisci e a sformare facilmente la bavarese (si possono ottenere da semplici fogli di acetato che sono le copertine trasparenti leggermente rigide che si trovano in cartoleria).

Per la presentazione ho fatto una coulis di cachi:
passare al setaccio la polpa di un cachi maturo, mescolare con tre cucchiai di zucchero, scaldare sul fuoco e sciogliere 1 g di gelatina ammollata, lasciare raffreddare e versare sulla torta. Decorare a piacere e offrire agli ospiti!

Particolare della fetta di torta con giochi di trasparenza: (!!!)


e per apprezzare gli strati:


Spero vi sia piaciuta.
A presto!

Con questo dolce partecipo al contest di Ambra "la piccola bottega di campagna" di novembre in collaborazione con Malvarosa edizioni.

martedì 17 novembre 2009

Tempo di castagne


Vorrei condividere con voi questo momento di goduria, le caldarroste! Quanto mi piacciono...da bambini era un rito, prima si faceva un bel taglio dal lato della pancia, poi si sistemavano bene nella padella forata, poi si controllavano e si rigiravano per non farle bruciare mentre in casa si diffondeva quell'aroma tipico che a me piace tanto, che ti faceva immaginare di avere il caminetto acceso, che fa tanto inverno, anche se in realtà non c'era...poi si facevano riposare nella carta di giornale chiusa bene e avvolta in un paio di strofinacci, l'attesa faceva crescere il desiderio, poi, finalmente, si apriva il cartoccio! Le castagne erano ancora calde ma non troppo e si faceva a gara ad aprirle più in fretta per mangiarne di più...che buone!
Ora me le gusto ancora con quell'attesa ma anche con un bel bicchiere di vino, e quale se non una bella Cagnina di Romagna dolce: abbinamento perfetto!

sabato 14 novembre 2009

Bicchierini di montblanc



Carini vero? E buoni... Non ho mai avuto il coraggio di fare il mont blanc, mi frenava la fatica di sbucciare tutte quelle castagne calde! Ma avendo già coraggiosamente affrontato il cimento per i tortelli (vedi post!) ed essendone avazate un po', ho improvvisato questi bicchierini per una fine cena in stagione e deliziosa.
Ho schiacciato le castagne lesse e le ho amalgamate con un po' di marsala (non avendo il rum) e di cacao in polvere. Ho passato il tutto con lo schiacciapatate e ho raccolto gli "spaghetti" dentro i bicchierini cercando di lasciarli morbidi, poi ho sciolto un po' di cioccolato con un goccio di panna (si può fare al microonde e poi mescolare bene) e ne ho versato un strato leggero sopra le castagne. Alla fine un bel ciuffo di panna montata zuccherata e una spolverata di cacao.

giovedì 12 novembre 2009

Crumble pere e cioccolato

Girovagando per la rete ho trovato questa ricetta e non ho potuto fare a meno di provarla, è facile, veloce e anche poco calorica! Cosa volete di più? Certo che le sue foto sono bellissime! Chissà se un giorno migliorerò un pochino...
Ho adattato un pochino le dosi.


per quattro porzioni:
Mescolare 50 g di farina con 50 g di zucchero di canna, un cucchiaio di cacao non zuccherato e un pizzico di sale. Unire 40 g di burro a pezzettini e lavorare formando un briciolame. Lasciare riposare in frigo.
Sbucciare 2 pere (o di più a seconda dei gusti e delle dimensioni dei vostri ramequins) e ridurle a dadini con i quali riempire quattro ramequins quasi fino all'orlo. Dividere l'impasto sopra le pere premendo delicatamente.
Infornare a 180°C per 15-20 minuti.
Tiepidi sono buonissimi!

martedì 10 novembre 2009

Biscottini al cacao e gelatina di melagrana

Questa ricetta l'ho trovata su una vecchia rivista, l'ho provata e mi è piaciuta molto, era prevista la confettura di fragole ma avendo appena fatto una gelatina di melagrane di cui vado molto fiera (soprattutto per il tempo che ci vuole) ho usato quella.

per 20 biscottini:
in una ciotola mettere 100 g di burro in piccoli pezzettini (anche freddo) e unire 120 g di farina e 20 g di cacao, lavorare con le mani in modo da formare un briciolame, aggiungere un turlo e 50 g di zucchero semolato, lavorare e formare una palla. Avvolgere nella pellicola trasparente e lasciare in frigo una mezz'ora.
Con l'impasto formare delle palline grosse come noci, appiattirle leggermente e porre sulla placca del forno. Formare un incavo al centro (si può usare il manico di un cucchiaio di legno e allargare un poco).

Cuocere in forno preriscaldato a 180°C per 15 minuti.

Quando saranno freddi dare una spolverata di zucchero a velo, poi riscaldare un po' di gelatina e versare negli incavi, lasciare solidificare e mangiare!

per la gelatina:
sgranare circa 1200 g di frutti interi, schiacciare i chicchi (io ho usato uno schiacciapatate e poi un colino), filtrare, ho ottenuto circa 600 g di succo.
Pesare 300 g di zucchero semolato e amalgamare con mezza busta di Fruttapec 2:1, versare il tutto in una pentola d'acciaio e mettere sul fuoco. Contare 3 minuti da quando bolle e fare la prova del piattino per la consistenza. Spegnere e mettere nei vasi sterilizzati (fatti bollire ben coperti d'acqua per 10 minuti), incoperchiare, lasciare riposare capovolti 10 minuti poi rimetterli dritti e far raffreddare.
E' meglio usare vasetti piccoli, a me ne sono venuti tre.
Non è bellissima? Un colore rubino che la fa preziosa.

lunedì 9 novembre 2009

Tortelli 3 su 5

Questa ricetta mi è balenata in mente grazie al concorso di CorradoT Contest "3 su 5", le ricette devono avere come ingrediente principale almeno tre di quelli suggeriti: zucche, castagne, cachi, funghi e cavolo nero.
Io ho scelto tre ingredienti: zucca, castagne e funghi.
Lo ringrazio per lo stimolo che mi ha dato, mi ha fatto venire voglia di sperimentare e anche se ci ho messo tutto il sabato pomeriggio mi sono divertita. Ero anche ansiosa di assaggiare il mio esperimento e devo dire che a me è piaciuto molto e anche alle mie coraggiose cavie!
Ed ecco la ricetta:

per la pasta all'uovo e zucca:
cuocere al microonde circa 70 g di zucca già pulita, lasciarla intiepidire e frullare con un cucchiaio di farina.
Disporre sulla spianatoia la farina a fontana con 200 g di farina per pasta fatta in casa e 50 g di manitoba, un pizzico di sale, un goccio d'olio, due uova intere e la zucca frullata, lavorare e se serve aggiungere farina o acqua (a seconda delle dimensioni delle uova). Lavorare per formare una palla liscia e omogenea e lasciare riposare sotto una ciotola.


per il ripieno:
lessare nella pentola a pressione (coperte a filo da acqua) 250 g di castagne intere incise con un coltellino sui lati della punta, calcolare 10 minuti dal fischio. Sbucciare le castagne ancora calde e togliere la buccia e la pellicina interna, non importa se si disfano, andranno tritate.
Tagliare le castagne in piccolissimi pezzi con il coltello, unire 100 g di ricotta (io avevo ricotta di bufala, l'ho vista al supermercato e ho voluto provarla), un albume, tre cucchiai di parmigiano grattugiato, sale e pepe. Lavorare con un cucchiaio, in questo modo le castagne si riducono in crema ma lasciare qualche pezzettino più grosso.

A questo punto stendere la pasta (io ho usato la macchinetta di mia mamma), fare delle palline con il ripieno, bagnare i bordi della pasta con un po' d'acqua e chiudere i tortelli, adagiarli su vassoi con abbondante farina.
come vedete li ho fatti io con le mie manine!

per il condimento:
mettere a bagno in poca acqua un po' di funghi porcini secchi.
Scaldare un po' d'olio d'oliva in una padella capiente con uno spicchio d'aglio sbucciato e leggermente schiacciato, versare circa 250 g di funghi champignon tagliati a fettine e rosolare per alcuni minuti, aggiungere i funghi porcini ammorbiditi tagliati a pezzettini e l'acqua dove hanno riposato facendo attenzione a non scuotere il recipiente per non versare la sabbia e il terriccio che rimangono sul fondo. Togliere l'aglio.
Quando sono cotti tritare direttamente nella padella con un frullatore ad immersione lasciando circa metà funghi interi, unire qualche cucchiaio di panna fresca, una grossa noce di burro, sale  e pepe.

Lessare i tortelli pochi minuti in abbondante acqua salata, raccoglierli con un mestolo forato e buttarli nella padella con i funghi e mescolare bene!

Buon appetito!

sabato 7 novembre 2009

Comfort food: zuppa di zucca, patate e ceci



Complici i malanni di stagione ecco improvvisata una calda zuppa di stagione leggera ma gustosa. Non indico pesi o altro perché la ricetta può essere adattata alle proprie esigenze, per esempio più o meno abbondante a seconda delle persone in famiglia o degli amici, più o meno cremosa a seconda dei gusti, crostini di pane o pasta oppure riso, insomma questo è uno spunto e largo alla fantasia (e poi ho fatto tutto a occhio).

Zuppa di zucca, patate e ceci

Fare un soffritto con scalogno, carota e sedano, aggiungere una o due patate tagliate a pezzettini, pulire un pezzo di zucca togliendo i semi e la scorza e tagliarla a dadini, aggiugere anche la zucca e continuare a rosolare, dopo qualche minuto unire del brodo caldo e continuare la cottura (per chi ha fretta si può riscaldare l'acqua nel microonde e aggiungere un dado direttamente nella pentola, io non condanno i dadi, trovo che siano molto comodi, ognuno faccia come crede), io ho usato un dado ai funghi. Frullare con un frullatore ad immersione direttamente nella pentola, aggiungere ceci lessati, io tolgo le bucce perché diventano molto più digeribili e meno "gonfianti".
E' fatta, scaldare sotto il grill dei dadini di pane con un filo d'olio e aromi (per esempio timo in polvere o rosmarino) e servire!
Naturalmente diventa più cremosa con più patate e si può anche evitare di frullare.
Spero vi piaccia!
A presto

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