venerdì 29 ottobre 2010

Macarons alle nocciole


Questi macarons sono in attesa di essere pubblicati da un po' di tempo, chissà perché! 
Sono andata a guardare il mio vecchio post con la ricetta base e mi sono resa conto di avere ignorato una quantità di commenti pieni di domande e richieste di consigli... ooops!
Scusatemi! Sono davvero una blogger poco organizzata e pasticciona, non vado mai a vedere i commenti nei post vecchi, mi aspetto magari delle mail, ma mi rendo conto che non basta. Voi come fate?
A molte non mi sento in grado di rispondere, il mio consiglio è di provare, all'inizio non verranno benissimo ma ogni forno è diverso e questo influisce molto, comunque ho visto tanti blog con dei macarons bellissimi!
Se non avete ancora provato, coraggio, in fondo si tratta solo di zucchero, albumi e mandorle... a volte anche nocciole, come in questo caso :-D


per i gusci alle nocciole:

100 g di mandorle pelate,
50 g di nocciole,
150 g di zucchero a velo,
100 g di albumi (vecchi di qualche giorno),
150 + 15 g di zucchero semolato,
50 g di acqua.

Tostare le nocciole e le mandorle per 10 minuti a 150°C, togliere la pellicina alle nocciole strofinandole con un panno (ma non preoccupatevi se ne rimane un pochino). Tritare finemente le mandorle con le nocciole, unire lo zucchero a velo e setacciare insieme (setaccio non troppo sottile).
Unire 50 g di albumi con una spatola di silicone.
Montare 50 g di albumi insieme a 15 g di zucchero semolato con la frusta elettrica. Intanto cuocere 150 g di zucchero semolato con 50 g di acqua fino a raggiungere 110°C. Versare a filo sugli albumi montati e continuare a montare (attenti agli schizzi bollenti, non versare direttamente sulle fruste!). Raggiungere la temperatura di circa 40°C.
A questo punto avrete ottenuto un composto gonfio, lucido e bianchissimo.
Incorporare al precedente composto poco per volta con una spatola di silicone o con una da pasticciere. Si dice "macaronner" (ci sono anche video sulla rete!), quando il composto ricade dalla spatola come un grosso nastro allora va bene.
Mettere il tutto nella tasca da pasticciere con una bocchetta liscia di 8-10 mm di diametro.
Rivestire le placche da forno con la carta da forno e formare dei mucchietti il più possibile regolari.
Lasciare riposare (si forma la crosticina), da 20 minuti ad alcune ore.
infornare a 150°C per 15-20 minuti a seconda della dimensione dei macarons (forno elettrico statico).
C'è chi consiglia di sovrapporre tre teglie uguali durante la cottura.

per la farcia alla nocciola:

100 g di cioccolato bianco,
20 g di panna fresca,
1 cucchiaio di miele,
50 g di nocciole in polvere.

Sciogliere tutti gli ingredienti, tranne le nocciole, nel microonde, mescolare bene e lasciare intiepidire, aggiungere le nocciole e  amalgamare, attendere fino ad ottenere la giusta consitenza (da tiepida si può mettere in frigo per accelerare i tempi).

Unire i gusci due a due con la farcia al centro.


Con questa ricetta partecipo al contest di About Food: "La frutta delle feste"

e alla raccolta:




giovedì 28 ottobre 2010

Serata Voiello a Firenze


Ho avuto la fortuna di partecipare con mio marito alla serata organizzata da Voiello a Firenze martedì sera. Non era proprio dietro l'angolo ma tanta era la voglia di incontrare finalmente qualche collega foodblogger e così è stato!
La serata è stata organizzata davvero bene, il tema della serata era l'olio extra vergine di oliva con tanto di degustazione guidata dall'esperto Fausto Borella.
E Firenze era il luogo ideale infatti ho potuto constatare la competenza e la passione dei colleghi toscani per l'argomento.
Mi è piaciuta molto l'idea di presentare un menù degli oli extra vergine nei ristoranti, come già avviene per i vini e  a volte anche per le acque, l'Italia è ricca di etichette che si differenziano parecchio per profumi e persistenza. Purtroppo è ancora un'ipotesi ma spero che venga presa seriamente in considerazione in futuro.


 Ecco il menù della serata:
La pappa al pomodoro mi è piaciuta molto anche se i toscani avrebbero cambiato qualcosa, io da profana, ho apprezzato :-D

Purtroppo le foto sono proprio brutte, fotografare all'interno di sera  già è difficile, in più non sono un asso... ne ho fatte anche poche, presa com'ero dalle piacevoli chiacchiere!
Ecco il cuoco che ci ha illustrato le ricette e ha risposto alle nostre domande:

Ho avuto il piacere di conoscere la mitica Marble, regina dei lievitati e non solo, e il bravissimo Nanni, maestro chocolatier, che ci ha rapiti con la sua competenza e passione, sull'argomento cioccolato e cacao sa davvero di tutto, i suoi corsi di cioccolateria saranno sicuramente imperdibili ed efficaci.
Ho finalmente incontrato Corrado T. che è stato uno dei miei primi interlocutori e mi ha anche spedito un premio di consolazione per il suo contest e Giulia di Juls'Kitchen, molto più brava di me con le foto e non solo, purtroppo eravamo in tavoli diversi e non siamo riusciti a conoscerci, ho letto che erano presenti molti foodblogger ma non c'è stata l'occasione di incontrarsi, peccato! La prossima volta proporrò di scrivere sul cartellino il nome del blog invece di nome  e cognome, sarebbe stato più facile!
Ancora grazie a tutti, un'esperienza da ripetere!

martedì 26 ottobre 2010

Piadine ricotta e crema tartufata


Buongiorno! Oggi va un po' meglio, il tempo è orrendo ma la spalla da meno fastidio, grazie per i vostri messaggi di conforto :-D  !
La ricetta di oggi è veloce veloce ma molto gustosa. 
Anch'io ho ricevuto un bellissimo pacco da OrtoCori con tanti vasetti golosi (mio marito adora i sott'olio) ma quando l'occhio è caduto sulla crema tartufata ci si è illuminata la lampadina!
L'idea è di un "piadinaro" famoso dove andavamo spesso prima che chiudesse per la meritata pensione ma per noi è rimasto il migliore. Pensate che il suo soprannome era "Barnard" (come il famoso chirurgo) per la precisione millimetrica con cui tagliava le piadine per il lato basso, cioè a libro, un genio!
E l'amore e la passione con cui faceva il suo lavoro assieme alla moglie si vedeva e si sentiva.
Da queste parti la piadina non è sottile come a Rimini ma bella spessa e tagliata in questo modo la farcitura rimane ferma e impregna l'impasto... insomma vi consiglio di provare. Noi abbiamo comprato le piadine in uno dei tanti chioschi della città ma prossimamente vi prometto la ricetta.


La foto spiega tutto. Tagliate la piadina a metà per il lato basso (ci vuole un po' spessa) e di nuovo a metà, da una parte spalmare ricotta fresca e da una parte crema tartufata OrtoCori, un filo d'olio (magari al tartufo), una scaldatina se serve e GNAM!!! Che profumo!

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Siamo stati in questo parco tempo fa ma visti i grandi preparativi che vedo in giro per Halloween è il momento giusto per queste foto, qui è già arrivato!


Ciao!!!

venerdì 22 ottobre 2010

Mini pasticci di mele e paté per MTC


Prima di tutto voglio ringraziarvi per tutti i vostri bellissimi commenti, gli auguri al blog e le adesioni al mio piccolo give away. Grazie di cuore a tutti! Il vostro caloroso sostegno mi scalda il cuore!
In questi giorni sono stata poco presente sia da me che da voi per un dolore alla spalla che mi rende difficile anche stare al computer, ah... la vecchiaia :-D 
Però non posso sottrarmi ai miei doveri di blogger e, anche se un po' in ritardo ma ancora nei limiti di tempo, ho sfornato la mia "creazione" per l'MT Challenge di Menù Turistico.
Questo mese la ricetta è stata scelta da Assaggi di Viaggio, i vincitori della sfida di settembre che ora dovranno valutare le nostre american apple pies con la frolla "ad acqua", sì, perché gli ingredienti obbligatori sono le mele e l'acqua nella frolla, per il resto... fantasia e libertà!

per due tortini:

pasta brisée:
150 g di farina,
75 g di burro freddo,
2 o 3 cucchiai di acqua fredda,
un pizzico di sale.

Laorare con la punta delle dita la farina con il burro freddo a pezzetti, unire il sale e l'acqua (aggiungere acqua se necessario) fino ad ottenere un impasto omogeneo, Formare una palla e avvolgerla nella pellicola trasparente, lasciare in frigo un'oretta.

ripieno:
1 mela golden,
80 g di paté de foie,
3 cucchiai di zucchero di canna,
cannella,
una grattatina di fava tonka (ma sì, va!)

tagliare la mela a dadini e cuocerla a fuoco basso per alcuni minuti con il resto degli ingredienti tranne il paté. Lasciare intiepidire.






Imburrare e foderare con carta forno due stampini, stendere la pasta in cerchi sottili e rivestire gli stampini. Sistemare sul fondo un po' di mela e sopra metà paté, chiudere con un secondo disco di pasta e sigillare i bordi. Volendo spennellare con un uovo e un po' di latte sbattuti.

Cuocere a 200°C per 20 minuti.


Ed ecco pronto l'antipasto!
Poi con la pasta avanzata ho fatto questa mini torta di mele che mi ricorda tanto Nonna Papera :-D
Ciao!



lunedì 18 ottobre 2010

Madeleines in rosa per la LILT


Mi unisco a tutte le amiche che oggi hanno pubblicato un post in rosa (qui trovate l'elenco da "mamma felice") per ricordarci l'importanza della prevenzione!
Sul sito di nastro rosa potete trovare tutte le informazioni per prenotare controlli gratuiti. Vogliamoci bene e superiamo l'ansia da "camice bianco", la diagnosi precoce pùo salvare la vita. PASSAPAROLA!!!



E ora la ricetta.

per 18 madeleines medie:

120 g di farina,
2 uova,
100 g di burro,
50 g dizucchero,
30 g di miele,
1 cucchiaino di lievito,
un pizzico di sale,
una decina di Amarene Fabbri e il loro sciroppo,
un pochino di colorante rosso.


Sbattere con la frusta a mano le uova con lo zucchero e il sale.
Sciogliere al microonde il burro con il miele e aggiungere alle uova alternando con la farina e il lievito. Unire le amarene tagliate a pezzettini con un po' di sciroppo. A piacere aggiungere del colorante rosso. Amalgamare bene il composto e lasciare in frigo almeno un'ora o tutta la notte (a me è bastata un'ora).
Scaldare il forno a 230°C e distribuire l'impasto negli stampi appositi (vanno riempiti quasi completamente). Infornare 5 minuti, abbassare la temperatura a 180°C e continuare la cottura per altri 5 minuti (o a seconda del proprio forno).


Con questa ricetta partecipo al contest di Sorelle in pentola "Amarena Amore Mio":



mercoledì 13 ottobre 2010

Un anno di blog: il mio 1° blog candy e la torta!

Buongiorno a tutti! Esattamente un anno fa è cominciata la mia avventura nella blogosfera... come vola il tempo quando ci si diverte!
Vorrei ringraziare tutti voi che mi seguite, mi leggete, passate a dare un'occhiata o lasciate un commento. 
Ricordo che emozione vedere i primi lettori fissi "sostenitori"! E mi avete sostenuto davvero, è così bello sapere che dall'altra parte ci sono tante persone speciali! Tempo fa una mia amica che ha passato un brutto periodo per lei e la sua famiglia mi ha confidato di visitare spesso il mio blog per ritagliarsi un momento di serenità e di leggerezza, non una fuga dalla realtà, ma una semplice pausa rigenerante. Mi ha molto colpito e mi piacerebbe che il mio blog fosse una pausa piacevole per voi, una pausa golosa!
E così, per ringraziarvi meglio, ecco il mio 1° Blog Candy!


ecco le regole:
- diventare sostenitori (lettori fissi), se non lo siete già,
- inserire il banner qui sopra nel vostro blog con il link a questo post,
- lasciare un commento a questo post,
- può partecipare anche chi non ha un blog, chiederò la mail in caso di vincita,
- avete tempo fino al 15 novembre a mezzanotte.


Vi faccio vedere subito il regalo per il fortunato vincitore (non riesco a non dirvelo): 


- 4 mini ramequins di ceramica presi in Francia,
- un segnaposto-portafoto a forma di macaron,
- sale integrale di Cervia della salina Camillone,
- tre "preziosissime" fave tonka.

Spero che vi piaccia!


Ed ora, per festeggiare come si deve, non può mancare la torta!


Una buonissima bavarese al cioccolato con all'interno uno strato di gelatina ai lamponi e una copertura di glassa lucida a specchio! mmmmmmmmmmmm!!!
I miei gusti preferiti, lo sapete! ;-P

per una torta di 24 cm di diametro:

base di pan di spagna al cacao:
2 uova,
75 g di farina 00,
75 g di zucchero semolato,
un cucchiaio di cacao,

montare a lungo le uova con lo zucchero, devono "scrivere", ovvero formare una massa gonfia e chiara, sollevando con un cucchiaio il composto rimane in rilievo sulla superficie (come una scritta). Setacciare insieme la farina e il cacao e amalgamare al composto di uova e zucchero lavorando delicatamente per non smontarlo con movimenti verticali. Distribuire uno strato di circa 1 cm su una placca ricoperta di carta forno e livellare bene. Cuocere nel forno già caldo a 170°C per 10-15 minuti. Lasciare raffreddare e tagliare un cerchio della dimensione della fascia per bavarese.

gelatina di lamponi:
300 g di lamponi surgelati,
100 g di zucchero semolato,
4 g di gelatina in fogli,
4 cucchiai di acqua,

ammorbidire la gelatina in acqua fredda per qualche minuto. Cuocere su fuoco basso i lamponi con lo zucchero e l'acqua fino a disfare i lamponi. Scolare la gelatina e scioglierla nel succo caldo, filtrare il tutto con un colino e lasciare intiepidire. Versare in uno stampo tondo di 20 cm di diametro e fare rassodare nel congelatore. (Io ho usato una fascia da bavarese appoggiata su un disco di cartone e foderata di pellicola trasparente).

bavarese:

500 ml di panna,
125 ml di latte,
3 tuorli d'uovo,
6 g di gelatina in fogli,
150 g di zucchero,
100 g di cioccolato fondente,
2 cucchiai di cacao,

mettere a bagno la gelatina. Preparare una crema inglese con i tuorli, 80 g di zucchero, il cacao e il latte, al primo bollore aggiungere la gelatina e il cioccolato, mescolare bene, quando sarà tutto sciolto spegnere e lasciare intiepidire.  Montare la panna, verso la fine unire 70 g di zucchero. Amalgamare alla crema tiepida e mescolare bene.

Glassa specchio al cacao ("glacage miroir chocolat" da "Alta scuola di Pasticceria"):

80 ml di panna,
100 ml di acqua,
120 g di zucchero,
40 g di cacao,
4 g di gelatina,

mettere a bagno la gelatina per amorbidirla. Scaldare su fuoco basso la panna e l'acqua, aggiungere lo zucchero e mescolare bene. Unire il cacao e portare a 100°C sempre mescolando, aggiungere la gelatina scolata e farla sciogliere. Passare il tutto al setaccio e lasciare intiepidire. La glassa deve essere liquida ma consistente e non troppo calda per essere distribuita bene e non sciogliere la bavarese fredda.

Montaggio:

Sistemare la base di pan di Spagna sul fondo dello stampo (io uso una fascia d'acciaio per bavarese e due dischi di cartone per alimenti, uno del diametro della torta che facilita la glassatura e uno più grande per il pizzo di carta e il trasporto). Foderare le pareti con strisce di acetato (basta una copertina trasparente per fotocopie tagliata in tre). Bagnare la base con uno sciroppo ottenuto con acqua e zucchero bolliti e intiepiditi (volendo anche liquore). Versare circa metà della bavarese sulla base e livellare. Fare rassodare un quarto d'ora nel congelatore. Sistemare la gelatina di lamponi sul primo strato di bavarese e coprire con il resto.


Lasciare nel congelatore qualche ora (la torta si può preparare con giorni di anticipo e lasciarla scongelare qualche ora in frigo il giorno in cui serve).
Le fasce di acetato pemettono di ottenere una superficie liscia e precisa.


Glassare la torta con la copertura al cacao e lasciare rassodare in frigo.
Ho decorato il bordo con dischi di cioccolato ottenuto spennellando del cioccolato fondente fuso su un foglio di acetato, una volta freddo versare del cioccolato bianco fuso e formare un sottile strato, fare rassodare (anche in frigo) e tagliare dei dischi e altre forme, staccare delicatamente dal foglio.


Ho aggiunto riccioli di cioccolato e lamponi, più qualche mirtillo. La glassa specchio è veramente lucida!


Ed ecco la fetta che rivela il suo goloso segreto:


Questa torta ha festeggiato i 40 anni di matrimonio dei miei suoceri e adesso anche il mio blog. Auguri!

lunedì 11 ottobre 2010

Linguine scalogno e sangiovese


Resto in tema con il precedente post con un'accoppiata di ingredienti tipici: lo scalogno di Romagna e il Sangiovese. Che coppia! Li ho uniti in unico piatto e, come nella pubblicità, posso dire: "te la do io la Romagna"! :-D


ricetta (purtroppo è tutto a occhio):
scalogno di Romagna (o quelo che trovate),
Sangiovese superiore doc,
olio evo,
burro,
parmigiano
linguine (o meglio tagliolini).

Pulire bene gli scalogni (stiamo abbondanti) e affettarli finemente.
Scaldare il burro in una padella antiaderente e dorare lo scalogno a fiamma bassa. Aggiungere il sangiovese e lasciare sul fuoco a ridurre.





Se necessario aggiungere acqua o brodo vegetale.
Lessare le linguine e, una volta scolate, versare nella padella del condimento, mescolare bene sul fuoco versando un filo d'olio evo e parmigiano grattugiato.

giovedì 7 ottobre 2010

La ciambella romagnola


Questa ciambella è un classico qua in Romagna, come dice giustamente Elenuccia, da cui viene anche la ricetta. Finalmente la ricetta perfetta, uguale a quella che si compra al forno o che ti danno nelle sagre assieme ai biscottini da gustare con l'Albana dolce... buono!!!
Provatela se ancora non l'avete fatto, non ve ne pentirete. Questo dolce semplice e tradizionale sarà perfetto sia a colazione che a merenda, magari con un po' di confettura o di crema pasticcera ;-P


ciambella romagnola:

225 g di farina,
25 g di fecola,
1/2 bustina di lievito,
75 g di burro,
1 uovo,50 g di latte,
80 g di zucchero,
un pizzico di sale,
buccia di limone grattugiata.

Io ho usato la planetaria con la frusta K, o foglia, lavorando il burro freddo a pezzettini con la farina, poi ho aggiunto gli altri ingredienti. Il risultato deve essere sodo ma morbido. Sistemare su una teglia e dare una forma leggermente allungata, cospargere la superficie di zucchero semolato e granella di zucchero.
Cuocere nel forno a 190°C per 10 minuti e poi 20 minuti a 170°C.

Si può anche fare a mano formando le "briciole" con la farina e il burro come per la pasta frolla e poi aggiungendo gli altri ingredienti.

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E adesso vorrei tornare un po' in vacanza con voi facendovi vedere questa particolare villa che  abbiamo visitato in Costa Azzurra. Si tratta di Villa Kérylos a Beauliu-sur-mer, realizzata da Théodore Reinach, un famoso archeologo, durante la Belle Epoque, arredata e decorata nello stile della Grecia antica.
Davvero interessante e suggestiva, la giornata era splendida e il mare e il cielo di un blu fantastico.

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